Comacchio: restauro e ampliamento

La Città Politropa

Identità Storica

“Progetto di restauro e ampliamento del Padiglione della Nave Romana e del Padiglione ad Archi”

Committente:
Comune di Comacchio

Descrizione:
Il progetto di restauro e ampliamento del Padiglione della Nave Romana e del Padiglione ad Archi di Comacchio ha l’ambizione di restituire l’immagine originaria e unitaria di un’area in disuso del Comune di Comacchio, in provincia di Ferrara, attraverso la conservazione degli edifici storici esistenti e l’addizione di volumi per ospitare spazi museali ed espositivi che ampliano il Museo del Delta Antico. Nella realizzazione di questo progetto abbiamo applicato i principi della teoria e delle carte del restauro e, in particolare, il principio di minimo intervento.

Iniziamo dallo stato attuale. Oggi, Comacchio si presenta come una città lagunare adagiata su tredici isole e canali, compresa nel Parco Regionale del Delta del Po, a pochi chilometri dalla costa romagnola. Piccoli ponti collegano i diversi angoli della città e casette a schiera caratterizzano i quartieri più interni. Il centro storico di Comacchio conserva intatto l’aspetto originario con i più celebri monumenti come il ponte Pallotta, o dei Trepponti, caratterizzato da imponenti scalinate e il maestoso Palazzo Bellini, dell’imprenditore Luigi Bellini.

In questo scenario, la suggestione principale del progetto corrisponde alla storia del comparto, creato dalla famiglia Bellini, la cui vocazione industriale risulta ancora presente negli edifici in disuso: il Padiglione ad Archi e il Padiglione della Nave Romana.

Per questo, l’insieme delle istanze mira a valorizzare il patrimonio culturale con l’obiettivo di riprodurre le tracce del passato attraverso la ricostruzione delle volumetrie, rispettando la materia e l’essenza del luogo, con una visione contemporanea dell’architettura.

Entriamo nello specifico del Padiglione della Nave Romana. Dallo studio della documentazione storica, dei rilievi e dei progetti precedenti, abbiamo individuato gli aspetti essenziali e caratteristici della sua riprogettazione. La filosofia progettuale, quindi, ha seguito i principi della teoria e delle carte del restauro, riproducendo la sagoma, ma diversificando nella scelta dei materiali e semplificando le forme, al fine di evitare il falso storico.

Il concept del museo, invece, nasce proprio dall’esigenza di realizzare uno spazio per l’esposizione dei reperti della nave romana e, al contempo, creare un percorso che faciliti l’osservazione dei lavori di restauro della nave stessa, tramite l’accesso alla passerella situata nell’edificio. In questo modo le due funzioni, di laboratorio di restauro e di museo, rimangono divise pur garantendo degli spazi fruibili ai visitatori.

Passando al Padiglione ad Archi, il progetto relativo a quest’area si inserisce in continuità con la preesistenza, tenendo in considerazione i recenti interventi di restauro e di rinforzo delle strutture. La scelta dei materiali rispecchia questo criterio in quanto mira a creare un’unità visiva dall’interno all’esterno, preservando la materia storica quando possibile.

All’interno, inoltre, viene allocato un infopoint, dove ricevere informazioni sull’offerta culturale e storica di Comacchio, e attraverso il quale accedere agli spazi espositivi del padiglione stesso. Gli spazi retrostanti, invece, ospiteranno un bar-caffetteria e dei camerini a servizio della Sala Polivalente San Pietro.

Infine, seguendo il principio del minimo intervento, saranno effettuate solo le demolizioni necessarie alla riapertura degli archi tamponati sul muro di spina. Il ripristino di queste aperture ha l’obiettivo, infatti, di creare una continuità con gli archi in prospetto, ottenendo un effetto di permeabilità spaziale e di collegamento tra i vari ambienti, nel pieno rispetto della preesistenza a seguito di una lettura filologica dei manufatti.

Caratteristiche:
Piano Nazionale degli investimenti Complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.C.) – Missione 1 Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 – Comparto Bellini – CUP: D59D22000150006 – CIG Accordo Quadro: 9295348BD2 – CIG del contratto specifico: A0146A4E37.

Stato:
In corso.

FINEPRO S.r.l.
Via Nino Rota, 3
70011 Alberobello (BA)
t. +39 080 432 56 41

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